San Francisco, Città di passaggio e... vita da Cani
La stupenda città della Summer Love è diventata la più cara al mondo, così chi resta ad abitarci sceglie di non fare figli e di metter piuttosto 'su famiglia' con gli amici a 4 zampe.
Primi giorni di agosto, 40° gradi all’ombra a Roma ed io lì a mettere in valigia giacca a vento, sciarpa e cappello. Mentre il solo contatto con la lana mi amplifica a dismisura la sensazione di calore assurdo, oltre i limiti del sopportabile umano, su youtube cerco la sigla di The Streets of San Francisco, ovvero 'Le strade di San Francisco', serie mitica della mia infanzia, con il grande Karl Malden e un giovanissimo Michael Douglas.
Ecco, mi sembra il modo più giusto per prepararmi alla mia settimana a 'Frisco', dove l’Oceano mi aspetta con coraggiose e ventose traversate in bicicletta sul Golden Gate Bridge (le consiglia la mia guida, lo voglio fare!!!) ovvero il pazzesco ponte rosso, anzi international orange, ultimato nel 1941 dopo 4 anni di lavori.
Nel mio immaginario San Francisco è la città delle fughe rocambolesche (e non solo da Alcatraz), degli spettacolari inseguimenti lungo le salite e discese, della Beat Generation prima e degli Hippy della Summer Love poi, del cable car, della casa in cui Robin Williams indossa i panni di
Si gioca sulla spiaggia con il Golden Gate sullo sfondo
Mrs. Doubtfire. Ma che c’è di nuovo nell’aria adesso? La sera prima di partire, curiosando qua e là su Internet a caccia delle ultime novità californiane, mi imbatto in una notizia strana: a San Francisco ci sono più cani che bambini! Capite bene che, per una che si scrive su Abbaiareinitalia.it, una news come
questa fa quanto meno 'drizzare le orecchie'. Lo devo chiedere alla mia amica Silvia, che vive a Frisco da 7 anni. Se non lo sa lei, che con le famiglie lavora, essendo un’insegnate di arte in una scuola italiana...
Dopo la lunga traversata con scalo rocambolesco a Philadelphia (passeggeri chiusi per 3 ore sul secondo aereo, fermo sulla pista per 'smarrimento bagagli', con aria condizionata gelida e a palla... ma questa è un’altra storia, su cui fare chiarezza con la compagnia American Airlines), Silvia si è rivelata subito una fonte preziossima di informazioni per me e la nostra amica e compagna di viaggio Ilaria. In verità non proprio subito. Ci siamo raccontate prima, tra abbracci, risate e lacrime, 7 anni di vita, di amori, di lavoro, degli ultimi uomini sbagliati che non siamo riuscite ad evitare. Ma dopo questa atmosfera alla 'Sex and City', c’è posto anche per il racconto di questa incredibile città, anche dal punto di vista degli amici a 4 zampe.
“Davvero a San Francisco ci sono più cani che bambini?” le chiedo. Stupita dalla stranezza della domanda, Silvia ci pensa un po' su e poi tutto le torna. Mi dice che si, è molto probabile, perché "chi vuol mettere su famiglia in genere decide di lasciare questa metropoli, che è diventata una delle più care in America?". Anzi, secondo il sito numbeo.com, che fornisce informazioni sulle condizioni e i costi della vita dei centri urbani nel mondo, Frisco è la città più cara del Pianeta. Per viverci bene, occorre avere uno stipendio di almeno 4.612 dollari al mese (circa 3.800 euro). Il costo medio di un affitto è 3.354 dollari e per questo, in gran parte le case sono in condivisione. “Ecco allora che, se vuoi mettere radici e costruire una vita familiare, fai il pendolare e vai a vivere nei dintorni, ad esempio ad Okland, oppure decidi di trasferirti altrove” mi conferma Silvia.
I prezzi sono saliti alle stelle negli ultimi 5-7 anni con l'esplosione del Tech e dell'imprenditorialità legata ad Internet, con un fiorire incredibile di start-up di successo. Qui ad esempio è nata l'APP Uber, tanto odiata dai tassisti e ora anche dagli anti-Trump, che l'accusano d'aver sostenuto l'attuale presidente detestato in California. Qui ha sede Twitter, qui ha visto la luce AirBnb. Solo per fare alcuni esempi. Molti quartieri, come Mission e SoMa, sono stati protagonisti di questa trasformazione da ogni punto di vista. Mi guardo intorno visitando altre zone di cui ho sempre sentito parlare e mi sembra di trovare conferma di tutte queste considerazioni.
North Beach è lo storico quartiere italiano, dove la meta più visitata dai turisti è il Jack Kerouac Alley: vicolo disseminato da citazioni poetiche, come lo descrive la mia guida. Il suo nome lo prende dal celebre scrittore della Beat Generation, autore di 'Sulla strada', che alla fine degli anni '50 non era raro incontrare nella City Lights Bookstore (libreria fondata nel 1953 da Lawrence Ferlinghetti), al Cafè Vesuvio e nel Tosca Cafè (cui Kerouac si è ispirato per le storie de 'I Sotterranei' ).
Kerouac è lo stesso a cui si deve la frase “Cane è Dio scritto alla rovescia” (in inglese Dio si dice God, cane Dog). E, quasi a conferma di ciò, davanti ad una delle chiese vicine, quella dei Santi Pietro e Paolo, ci imbattiamo in uno dei tanti parchi cittadini dove i residenti portano i loro cani. C'è chi gioca e fa correre in lungo e largo il suo fedele amico o chi è seduto in panchina a leggere mentre lo ripara con una copertina dal tipico vento cittadino (ndr. San Francisco è universalmente conosciuta come “windy city”, oltre che come “foggy” perché la sua baia è caratterizzata costantemente dalla presenza del vento e della foschia).
Si gioca sulla spiaggia con il Golden Gate sullo sfondo
Prima di visitare Haight-Ashbury, culla indiscussa della rivoluzionaria Summer Love alla fine degli anni '60, Ilaria ed io seguiamo sognanti Silvia al Golden Gate Park, il polmone verde di San Francisco (è lungo più di 4 Km, persino più grande del Central Park di New York). Qui incontriamo, ogni 2 per 3, inarrestabili sportivi che fanno jogging o vanno in bicicletta con il cane al guinzaglio. E persino su una pista di pattinaggio per amanti dei rollerblade, tra ex-hippy settantenni dal fisico e dalla gioia negli occhi, invidiabili, c'è chi non rinuncia alla compagnia del suo barboncino, tendendolo in braccio durante le sue evoluzioni. Scene che mi fanno impazzire dal divertimento!!! Sembra sempre di essere in un film.
Non tutto quello che vedo è bello e gioioso. Molte volte i cani sono compagni di strada di tantissimi homeless, paradossalmente soprattutto nelle vie del Financial District, il Distretto Finanziario. Persone che vivono e dormono per strada, spesso sotto l'effetto di alcol e droghe. Ciò che più mi impressiona è che nella gran parte dei casi si tratta di giovani, tra i 35 e i 45 anni direi. E' come se l'America ti offrisse le opportunità più grandi ma non riuscisse a perdonare chi non le coglie o non le sa mettere a frutto: tra i benestanti e i poveri c'è un gap profondissimo.
Le contraddizioni sono tante ma l'elemento che in questa città è più forte di tutti, secondo me, è la presenza dell'Oceano. Non solo a Nob Hill e Russian Hill, ma in tanti altri quartieri che sorgono sulle più di 50 colline, su cui è costruita San Francisco, all'improvviso ti giri e lo scorgi: l'Oceano Pacifico, con la sua immensità, il suo profumo, i suoi colori. Con Alcatraz sullo sfondo in ogni dove. L'Oceano... E in spiaggia, neanche a dirlo, è pieno di padroni e cani che giocano.
Fido a San Francisco è benvenuto su quasi tutte le spiagge, in quasi tutti i locali, in ogni parco. Insomma, i cani, di ogni razza e taglia, sono davvero molto amati, soprattutto e obbligatoriamente quando la loro presenza è prescritta dal medico contro lo stress o altre malattie (questo accade anche per la marijuana, consentita con prescrizione medica... ed è un fiorire di ricette).
Pensate che, dallo scorso febbraio, nei negozi di animali si possono vendere solo cani e gatti provenienti dai rifugi o abbandonati per le strade. Per essere venduti non devono essere più giovani di 8 settimane. Il provvedimento è stato preso dal Comune per porre freno al randagismo e, soprattutto, al “business di allevatori irresponsabili che sfornano cagnolini e gattini come se fossero una catena di montaggio”, ha affermato Katy Tang, supervisore della Commissione di vigilanza della città.
Dimostrazione di grande rispetto per gli animali ma la domanda sorge spontanea: non sarebbe meglio adottarli direttamente da canili e gattini senza comprarli? Contraddizioni americane.
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